06.04.2007, 16:23
Miser, fuor d'ogni ben, carco di doglia,
per questi aspri, selvaggi, orridi sassi,
or con sicuri, or con dubbiosi passi,
mi vo struggendo d'empia, ardente voglia;
ch'altro cielo, altre mura ed altra soglia
chiude 'l mio cor, e la mia Donna stassi
lontan, forse con gli occhi umidi e bassi,
e a me di rivederla Amore invoglia.
Onde meco vaneggio e, pien di fele,
di gelosia, di noia e di martìri,
empio l'aria di duol la notte e 'l giorno;
tal che l'accese, amare mie querele
e le nebbie atre e folte dei sospiri
escon dei scogli e de le pietre intorno.
per questi aspri, selvaggi, orridi sassi,
or con sicuri, or con dubbiosi passi,
mi vo struggendo d'empia, ardente voglia;
ch'altro cielo, altre mura ed altra soglia
chiude 'l mio cor, e la mia Donna stassi
lontan, forse con gli occhi umidi e bassi,
e a me di rivederla Amore invoglia.
Onde meco vaneggio e, pien di fele,
di gelosia, di noia e di martìri,
empio l'aria di duol la notte e 'l giorno;
tal che l'accese, amare mie querele
e le nebbie atre e folte dei sospiri
escon dei scogli e de le pietre intorno.