06.04.2007, 07:25
Il giorno avesse io mille marchi d'oro
che la Dianuzza fia contessa Diana,
e sanza grande isfolgòr di tesoro;
e non cavaleressa né cattana.
È fermo più che 'l genovese moro
lo detto di Cristofano in Toscana;
e poi apresso, sanza gran dimoro,
farem de l'altra orrevol marchisciana.
Fra gli altri partiremo li casati:
Donati ed Adimar sian del Capraccia;
di Donaton, Tosinghi e Giandonati.
Se più ve n'ha che non sian maritati,
dean la parola là ove più lor piaccia:
e se rilievo v'ha, sia degli Abati.
che la Dianuzza fia contessa Diana,
e sanza grande isfolgòr di tesoro;
e non cavaleressa né cattana.
È fermo più che 'l genovese moro
lo detto di Cristofano in Toscana;
e poi apresso, sanza gran dimoro,
farem de l'altra orrevol marchisciana.
Fra gli altri partiremo li casati:
Donati ed Adimar sian del Capraccia;
di Donaton, Tosinghi e Giandonati.
Se più ve n'ha che non sian maritati,
dean la parola là ove più lor piaccia:
e se rilievo v'ha, sia degli Abati.